Se osservate da occhio nudo, novae e supernovae appaiono come un unico fenomeno ovvero l’apparizione, apparentemente dal nulla, di una nuova stella (da cui il nome). Eppure novae e supernovae hanno origine da processi fisici molto differenti. Le novae sono dovute all’esplosione nucleare delle regioni più esterne di una nana bianca a seguito dell’accumulo di materiale proveniente dall’esterno (solitamente in sistemi binari stretti dalla stella compagna). Il processo può quindi ripetersi più volte e non si ha la distruzione della nana bianca. Le supernovae invece possono essere di due tipi supernova di tipo I e II.

Nel caso di supernovae di tipo Ia si ha un processo simile alle novae ma, in questo caso, la nana bianca è prossima al limite di Chandrasekhar e quindi la massa introdotta dall’esterno porta alla fusione del Carbonio e Ossigeno presente nella nana bianca con conseguente espansione e distruzione della stella.

Nel caso invece di supernovae di tipo II invece stelle molto massive esplodono a seguito del collasso del loro nucleo incapace (per motivi energetici) di sintetizzare elementi più pesanti del Ferro. Al termine dell’esplosione della stella originale rimarrà una stella di neutroni o un buco nero.

Esistono anche superiovae di tipo Ib e Ic distinguibili dalle Ia spettroscopicamente ma non del tutto comprese dal punto di vista teorico.

NOVAE

SUPERNOVAE

 

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