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Sole – 05/04/2025

Telescopio o obiettivo di acquisizione (imaging telescope or lens): Telescopio Solare Lunt LS40THα/B1200 (solar telescope) / Rifrattore ED (ED refractor) TS Optics 80mm f/7

Camera di acquisizione (Imaging camera): ToupTek 678M [2.0 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher EQ6 Pro

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): AutoStakkert 4.0.11 + Registax 6 + imppg 2.0.0 + Adobe Photoshop 26.0.0 + Topaz Sharpen AI 4.1.0

Accessori (Accessories): Prisma di Herschel APM 2″ (Herschelwedge APM 2″), TeleVue Lente di Barlow 3x (3x Barlow lens), Omegon Lente di Barlow 2x Premium (2x Barlow lens)

Filtri (Filter): ND3.0, polarizzatore, Baader UV/IR Cut, Baader Solar Continuum 7.5 nm

Risoluzione (Resolution): 3840 x 2160 (originale/original)

Data (Date): 05/04/2025

Luogo (Location): Alpe Giumello, Casargo – LC, Italia (Italy)

Pose (Frames): Immagini da 3000-5000 frame (3000-5000 frames each images)

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 54.3%

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 400 mm / 560 mm

fotosfera + cromosfera solare – 05/04/2025

cromosfera solare – 05/04/2025

fotosfera solare – 05/04/2025

brillamento cromosferico nei pressi della macchia AR4048

sovrapposizione cromosfera/fotosfera – 05/04/2025

protuberanza solare – 05/04/2025

cromosfera – 05/04/2025

macchie solari AR4048, AR4046, AR4049 e AR4052 – 05/04/2025

macchie solari AR4046 e AR4048 – 05/04/2025




I filtri astronomici

L’utilizzo dei filtri in astrofotografia è fondamentale, specialmente se si utilizzano CCD astronomiche e/o si riprende da zone soggette ad elevato inquinamento luminoso. Lo scopo dei filtri ottici è quello di selezionare regioni più o meno ristrette dello spettro elettromagnetico di un determinato tipo di polarizzazione oppure semplicemente diminuire l’intensità della sorgente luminosa. Nel primo caso si possono utilizzare materiali in grado di assorbire (filtri ad assorbimento) o riflettere (filtri a riflessione tra cui i filtri interferenziali o dicroici) determinate lunghezze d’onda. Nel secondo caso invece vengono sfruttate le proprietà di determinati materiali in grado di selezionare una determinata polarizzazione della luce (polarizzatori) ed infine nel terzo caso si utilizzano materiali in grado di riflettere parzialmente tutte le lunghezze d’onda del visibile (filtri neutri). I filtri ad assorbimento e riflessione sono caratterizzati da una quantità detta curva di trasmissione che rappresenta la capacità del filtro di far passare una determinata lunghezza d’onda della radiazione luminosa. Queste curve possono o non possono essere normalizzate ad uno (o 100%). I filtri neutri invece sono identificati dalla capacità o meno del filtro di far passare la luce visibile noto come coefficiente di trasmissione. Coefficiente di trasmissione e curva di trasmissione sono concetti differenti anche se ovviamente legati tra loro. Il primo dice quanta luce passa dal filtro, la seconda invece indica quale è la probabilità per tale luce di possedere una determinata lunghezza d’onda una volta passata attraverso filtro. Il valore assoluto del logaritmo in base dieci del coefficiente di trasmissione è detta densità ottica, grandezza fondamentale per la scelta dei filtri neutri. I polarizzatori invece hanno densità ottica variabile a seconda dell’angolo tra la polarizzazione della luce incidente e quella del polarizzatore, detta legge di Malus.

In questo post e nei seguenti analizzeremo in dettaglio quasi tutti i filtri utilizzati in astrofotografia, ed in particolare:

Purtroppo non verranno presi in esame i filtri Hα per osservazioni solari a  cui sarà dedicata una sezione apposita.